venerdì 18 aprile 2008

"Juno" di Jason Reitman

C'era attesa per il secondo film di Jason Reitman. Dopo il riuscito "Thank you for smoking" intelligente e politicamente scorretto, il figlio di Ivan Reitman era chiamato alla prova del nove per dimostrare le sue capacità e loha fatto portando sullo schermo una storia che sulla carta rischiava fortemente di cadere nel girone delle teen-comedy, le commedie adolescenziali ricche di banalità e falsi moralismi. Possiamo dire che la prova è stata superata. Non solo per merito del regista, ma per la giusta amalgama degli altri elementi cinematografici. Brava Ellen Page, una delle giovani attrici più brave in circolazione, che nonostante abbia da poco compiuto 21 anni, riesce a convinvere appieno nel ruolo di una matura 16 enne, tanto dura e sfrontata quanto sentimentale e attenta alle piccole cose. Brava Diablo Cody, ex-spogliarellista, che firma la sceneggiatura e lo fa con una intelligenza e una originalità, nelle situazioni e nei diloghi, che raramente si ritrova nelle opere di sceneggiatori professionisti. E' vero che il linguaggio utilizzato dai protagonisti di "Juno" sembra fare il verso a quello di Alex in "Arancia Meccanica", ma l'equilibrio che si riesce a creare tra commedia sofisticata, con dialoghi e personaggi azzeccati e mai banali e la commedia giovanile, fatta di balli di fine anno e gelosie scoppiate tra i corridoi del liceo è sorprendente per una scrittrice esordiente. Un film che non annoia, che diverte senza essere stupido e come per l'opera prima di Reitman, non viaggia su binari scontati e politicamente corretti, ma propone temi poco trattati con la giusta dose di divertente serietà.

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